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AMAZING! INCREDIBLE! Is a NOTHIN-BOX

Sviluppo su piano

 

The

NOTHING

BOX

CONTATTI: "Centro diffusione del nulla" sandauker@msn.com


 

Robert L Stevenson

Bertrand Russel

Geom. Caprazucca

 

 

Dott. Siddharta

 

 

 

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Elogio del nulla:


Da sempre il nulla è considerato come negativo e malvagio dato che l'assenza di qualcosa viene difficilmente percepita come condizione positiva dalle menti più deboli. In realtà questo modo di vedere è solo una deformazione creata ad arte dall'uomo che nell'azione esplica la propria soggettività rimuovendo la paura della non esistenza.
Nella tradizione letteraria il sottolineare la paura del nulla (inteso erroneamente come contrapposizione alla creatività e alla fantasia) è costante: nel film "La storia infinita" il nulla avanza nel regno della fantasia sostituendosi a quest'ultima come un ombra scura e malvagia creata da chi non crede più in niente e quindi vive in completa mancanza di sogni e di speranze. 
Vogliamo solamente ricordare ai lettori che il romanzo "Die unendliche Geschichte" (la storia infinita) fu creato da Michael Ende: uno sfortunatissimo scrittore tedesco del quale sia Heiddegger che Borges in tempi diversi ebbero a dire "è difficile capire come possa scrivere dato che non capisce nemmeno la sua lingua oltre che barare ai dadi".
Questa diffusa concezione negativa del nulla, però, non solo è sbagliata ma addirittura contraria alla realtà oggettiva delle cose.
Il nostro universo è costituito in maggior parte da energia e materia oscura rendendo di fatto il nulla cosmico, sia materiale che energetico, la cosa più importante fra tutte quelle viste o anche solo ipotizzate nel passato. 
Nella filosofia buddista il nulla (Nirvana), seguendo la strada indicata dal Principe Siddharta (il Buddha), viene ricercato come fine ultimo della stessa esistenza perché solo annullando la propria soggettività esistenziale si raggiunge la fusione col tutto e quindi l'equilibrio universale. Nel nirvana il tutto della propria esistenza perde di significato e il nulla diventa tutto.
.. e come non ricordare anche i vari elogi dell'ozio (n.b. Ozio: "il dolce far nulla") partendo da Robert Louis Stevenson, passando per Bertrand Russel fino ad arrivare a Gualtiero Caprazucca (un anziano geometra di Parma che in vero e totale amore dell'ozio decise di non scrivere affatto un "elogio dell'ozio" ciondolando però, nei sei anni successivi, tra casa sua e il bar sport "Forza Crociati"  guardando esclusivamente le vetrine dei negozi).

Da ricordare anche l'elogio del nulla del filosofo francese Christian Bobin dove il nulla si contrappone al pieno (plenum) entro uno schema bipolare non necessariamente di ordine dialettico; in tale schema il nulla assorbe il plenum ripristinando la vita sorgiva che era stata ostruita dai pesanti condizionamenti della ragione e permette non solo di vivere meglio e più semplicemente ma anche di sopportare il dolore, restare indifferenti alla bollette del gas metano e digerire i noccioli delle ciliegie. (cosa, quest'ultima, di non poco conto) Seguendo questa creativa e ideale ricerca del nulla come salvazione dalla grigia esistenza vincolata solo dal triste agire è stata creata la NOTHING BOX.

 

"The Nothing Box" 

fa esattamente -nulla-!!!

..e lo fa in maniera assolutamente perfetta!


 

Percentuale di materia e energia oscura nell'universo.

 

Distribuzione del NULLA universale

 

"Nulla" in un settore di spazio cosmico..

 

 

 

 

Alan Turing

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Raggi cosmici

Acaro lituano

 

 

Gatto di Schroedinger

 

 

 

Operatività:


La Nothing Box non fa nulla. Lo fa magnificamente, in perfetta sincronia con l'universo circostante e in modo perpetuo.
Non avendo alcun moto non contravviene le leggi Newtoniane ed è in pieno rispetto del principio di inerzia.
E' ecologia ed economica. Rispettosa dell'ambiente. Non consuma energia essendo sprovvista di batterie e di una qualunque fonte di alimentazione esterna. 
Totalmente incapace di superare il test di Turing, lascia inviolate le leggi probabilistiche e la curvatura dello spazio-tempo.
Sulla parte superiore della scatola (che potrebbe anche essere la parte inferiore o una delle pareti laterali dipendentemente dal fabbisogno personale del suo utilizzatore e dall'equilibrio generato a partire dal suo centro di massa) è collocato un pulsante con la scritta Off.
Premendolo non accade assolutamente nulla (Questa precisa occorrenza viene garantita ed è stata testata ripetutamente dai nostri laboratori di ricerca). 
Il pulsante stesso infatti non è collegato ad alcunché e la sua presenza sulla scatola è a tutt'oggi motivo di studio presso le maggiori università europee e americane.
La scritta "off" dovrebbe preannunciare ad una cessazione della attività della Nothing box, una volta premuto il pulsante; ma questo è ovviamente impossibile in quanto nulla è attualmente in grado di fermare l'inattività perpetua della scatola. L'evidenza della inutilità del pulsante conduce ad una maggiore consapevolezza del nulla che viene immancabilmente ed ineluttabilmente prodotto.
Parallelamente a quanto sopra esposto: la mancanza del corrispettivo "on" rende evidente l'impossibilità alla cessazione della funzionalità dello strumento. 
(il nulla viene prodotto incessantemente e all'infinito indipendentemente dagli eventi circostanti: anche questa occorrenza è stata ripetutamente testata e viene garantita.) 
La mancanza di uno stato On è infatti l'esplicazione determinante di una operatività costante ed imperturbabile della Nothing box che nessun intervento umano o ultraterreno è attualmente in grado di fermare o modificare.
Su uno dei lati della Nothing Box è stato prodotto un foro, di dimensione arbitraria, perché fosse chiaro che al suo interno non è racchiuso alcun meccanismo.
Il foro ha anche la duplice funzione di lasciar passare gli elementi naturali presenti nello spazio esterno (particelle di polvere, raggi cosmici, batteri, acari, forfora, odori di polpettone e onde sonore) 
Affinché questi ultimi potessero liberamente transitare all'interno il foro è stato praticato di dimensioni adeguate, il che permette oltretutto di visionare in maniera diretta il nulla contenuto al suo interno. (Da notare che il nulla contenuto all'interno nella Nothing Box è solo un sottoinsieme interamente intersecato [quindi completamente contenuto] all'insieme generale del nulla prodotto dalla scatola stessa e che quindi la visione del primo ci da, per equivalenza e paragone, la consapevole dimensionalità esistenziale del tutto).


Il foro era veramente necessario? SI! Almeno per due validi motivi:

1. Le eventuali modifiche energetiche presenti nello spazio chiuso interno alla scatola (quantisticamente imprevedibili per un osservatore esterno e meccanicamente  indeterminabili secondo il principio di indeterminazione di Heisenberg) avrebbero potuto indurre per reazione a catena, una volta rotta o aperta la scatola, cataclismi naturali quali terremoti ed inondazioni dall'altra parte del globo con una azione attiva sulle trasformazioni correlate alla teoria del caos e con una percentuale di probabilità equiparabile al verificarsi degli stessi al battere frenetico delle ali di una farfalla.

2. Si è anche evitato, grazie al provvidenziale foro, di pensare alla scatola come ad un sistema chiuso all'interno del quale poter supporre la presenza di un minigatto in incerto stato di salute in accordo col paradosso quantistico Schroedingeriano.

 

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Big Bang

 

Ergonomia, universalità:


La Nothing box è una scatola costruita con materiali naturali ed economici. 
La sua struttura è in legno di pino colorato con anilina color mogano e lucidato con una finitura alla gommalacca decerata.
La scatola può essere usata premendo una o più volte il pulsante inserito su una delle sue facce così come può essere usata non premendo affatto il pulsante esercitando o meno la funzione del libero arbitrio.
In ogni caso il risultato che si produrrà sarà esattamente lo stesso.
Per questo motivo la Nothing Box può essere usata da cattolici e protestanti, uomini d'affari e donne dai facili costumi, bambini, suore, militari e abili al servizio di leva così come da abilitati all'esercizio della libera professione e da diversamente abili afflitti da pesanti costrizioni motorie. Può essere usata da animali e vegetali, da minerali e da qualsivoglia esponente dell'universo a noi noto.
Sia che la si usi, sia che la si ignori la Nothing box produce costantemente il suo nulla operativo. La sua stessa esistenza è ininfluente ai fini della produzione del nulla.
Il collasso dell'universo e un ulteriore Big Bang infatti non farebbero altro che valorizzare ulteriormente la produzione del nulla della stupefacente scatoletta perché perfino distruggendola (ad esempio inserendola in un buco nero, bruciandola o semplicemente saltandoci sopra in maniera scomposta e gridando come un ossesso) continuerebbe a produrre lo stesso risultato:
una sequenza efficiente, operativamente inifluenzabile ed ininterrotta di vuoto esistenziale.


 

 

2D Projective STAURO PLANE

(Sviluppo in piano della NOTHING BOX)

by A.M.E.N. (American Mission for the  Explication of  Nothing)

 

 

 

 

 

spirale logaritmica aurea

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nulla matematico:
Le sue dimensioni sono 3.51cm x 4.52cm x 5.54cm: potevano essere in sezione aurea ma volendo evitare ogni canone di bellezza a scapito della sua straordinaria capacità di produzione del nulla (fosse anche soltanto una qualche bellezza filosofica o geometrica) si è cercato accuratamente di evitare dimensioni i cui rapporti interdipendenti fossero in qualche modo associabili al coefficiente aureo 0.618~[(sqrt(5)-1)/2 ].
Inizialmente le dimensioni pensate e progettate per la Nothing Box erano 3cm x 4cm x 5cm ma si è preferito aumentare ogni lato di 1/2cm onde evitare la terna pitagorica 3 - 4 - 5 caratteristica di un triangolo rettangolo, soluzione dell'equazione diofantea a2 + b2 = c e vincolo ad esclusione dell'ultimo teorema di Fermat.
Si è poi aumentato arbitrariamente di qualche decimo di millimetro tutte le dimensioni per evitare numeri periodici (4.5/5.5=0.8181818181...) che in alcune menti deboli potevano portare ad una minima percezione di bellezza e continuità. A livello funzionale non produce alcun risultato utile ne a titolo pratico ne tanto meno a titolo formale.
Su uno delle facce della Nothing Box (quella provvista di un pulsante) vi è stampigliata la scritta "Limite di 1/x con x tendente a infinto".
La tendenza a zero della funzione richiama la forma circolare del buco (su una delle facce adiacenti) e l'inutilità dello stesso (come del resto quella della Intera scatola)
La funzione però riporta termini esemplificativi delle assonanze escatologiche della Nothing Box:
"Il limite" richiama la pratica inutilità dell'oggetto (nel senso di una qualsiasi azione correlata o prodotta dallo stesso che non sia il nulla più assoluto) e una riflessiva ponderazione sulla umana capacità di comprensione e azione.
Il simbolo di "tendenza" ricorda la moda nella speranza che la scatola stessa possa un giorno diventare un oggetto di culto e uno status simbol.
La "x" variabile è l'incognita della nostra esistenza e la ricerca del nulla (il Nirvana) quale elemento significativo per il raggiungimento della pace interiore.
 
Il simbolo di "infinto" si ricollega alla imperturbabile, ineluttabile e continua produzione del nulla.

"1/x" è il "reciproco": evidenzia l'utilità pragmatica delle funzionalità globalizzatrici della scatola per tutto il genere umano e per i mondi animale, vegetale e minerale.


 

 

 

 

 

 

 

 

Nulla religioso:
La Nothing box non facendo nulla non contravviene nessun precetto religioso in nessuna delle religioni attualmente presenti sul nostro pianeta.
Può essere usata indiscriminatamente da cattolici, scintoisti, musulmani, ebrei, neopagani, induisti, zoroastriani, buddisti, sufisti, esoterici, sifilitici, asmatici, krishnamurtiani ed altri fino ad arrivare agli adoratori del Mostro di Spaghetti Volante.

 

 


 

The Flying Spaghetti Monster

 

 

 

CAOS

Attrattore di Lorenz

 

Nulla fisico:
Può sembrare che nella sua inattività permanente la Nothing box contravvenga due basilari leggi della fisica:


1. La terza legge di Newton (ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria)

2. Il secondo principio della termodinamica. Ma questo non è!.

1. Dato che la scatola non ha moto autonomo (ne null'altro che non sia volontariamente ed arbitrariamente indotto) non confuta alcuna legge sul moto dei corpi.
Alla Azione "premo il pulsante" non corrisponde alcuna "reazione uguale e contraria" ma questo perché il pulsante stesso, scollegato dal resto del mondo e attaccato alla scatola solo tramite una goccia di colla cianoacrilica "Attak"(r), è totalmente ininfluente sul modus operandi della Nothing Box.

2. La Nothing Box lasciata in stato di quiete operativa è un sistema a se stante chiuso ultra-adiabatico che non produce ne consuma ne scambia energia sotto alcuna forma (meccanica, termica, radiante,  elettrica, chimica, ne in termini di calore ne in termini di lavoro) e non si muove ne opera una qualsivoglia forma di trasformazione omotetica, rotativa, riflessiva o translazionale nello spazio circostante quindi non agisce direttamente ad incrementare il quantitativo di entropia presente nell'universo.
Non modifica minimamente i parametri cosmologici dato che il nulla prodotto, tendente a infinito, può tranquillamente essere contenuto nello spazio dell'universo circostante pur spingendosi a definire quest'ultimo "finito".

Nota cinica:
Potrebbe, quest'ultima affermazione, sembrare un paradosso o una contraddizione: ma anche se fosse tale la Nothing Box continuerebbe a produrre il suo nulla fregandosene altamente.


 

AZIONE:  Premo il pulsante

REAZIONE: non succede nulla.

 

 

 

 

 

Nulla informatico:

 

Premessa:


Esiste una versione informatica della scatola Nothing Box

Il programma Nada :

http://www.bernardbelanger.com/computing/NaDa/

La Nothing Box supera sia fisicamente che idealmente l'ultima versione di questo programma in quanto, a differenza di Nada, non necessita per essere usata di un supporto informatico a latere (la presenza di un computer, di un lettore di supporti di memoria quali floppy, cd, dvd, ram, ecc)

Il programma Nada viene citato per essere "nulla" e per produrre "nulla". Ciò non è assolutamente vero perché proprio in quanto "file" può essere di dimensione 0 come contenuto ma di certo, solo per il fatto di esistere, occupa diversi byte nella tabella di allocazione dei files: 4 per il nome (Nada =chr(78)+chr(97)+chr(100)+chr(97)) e svariati altri contenenti le proprietà, l'ora e la data di creazione.

La Nothing Box è più onesta: non sostiene di non occupare spazio fisico ne di non esistere ma solo di produrre il "nulla".

La Nothing box non reca danno ad alcun sistema operativo (diversamente un programma di dimensione 0 o in alternativa contenente un solo byte [codice ASCII(0)] che, se eseguito come pseudo executable su alcuni sistemi operativi, potrebbe, su questi, generare facilmente un errore e causare dei crash system): 

La Nothing Box non contiene software ne tanto meno hardware (nessun chiodo è stato usato o maltrattato per la creazione della scatola) e quindi può essere usata, odiata, avvicinata, rappresentata, leccata o anche solo ignorata praticamente da tutti sistemi operativi esistenti (o estinti) tra i quali ricordiamo: Unix, Windows, Linux (in tutte le sue molteplici distribuzioni), JUNOS, AS400, I5Os, Ms-Dos, Qdos, Contiki, MPe, TRON, Risc-OS, os/2, BEOS, AppleDos, RT-11, CP/M, VRTX, OpenVMS, ROM-DOS, TinyOs, Mac/OS, Symbian BSD, AmigaOs, Windows Mobile 5/6, OpenStep, UnicOs, Geos, Ti99-4, CTSS e perfino da sistemi alieni Olivetti M-24 storicamente incapaci di far girare un qualunque programma, scritto in un qualsiasi linguaggio, per uno qualunque dei sistemi operativi sopra riportati.

 


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ps. PSEUDO-Nothing-Box

esistono delle pseudo-Nothing Box; alcune provviste di led luminosi, altre di lampadine neon: 

http://michaelgellis.tripod.com/nothing.html 

http://www.joecool.org/do_nothing_box.htm

Ovviamente nessuna di queste è in grado di competere con la presente in quanto la produzione di una qualunque azione, per quanto inutile (ad esempio l'accensione di una piccola luce al premere di un pulsante), interromperebbe la produzione primaria del nulla rendendo (di fatto) minoritarie e banali le funzionalità operative di queste altre scatole.
La Nothing box non produce alcun risultato ne, all'atto di una qualsivoglia azione su di essa, cessa di produrre il nulla a favore di una ancorché minima reazione dinamica, visiva, fonica, olfattiva o di altro tipo. La Noting-Box a differenza delle pseudo-Nothing-box non fa assolutamente nulla, non ha alcuna utilità, non produce risultati, non conferma ne nega teorie, non ha elementi visivi o anche solo teorici che possano indurre a considerare una sua azione attiva in un qualunque campo dello scibile umano che non sia produrre solo ed esclusivamente "il nulla" (unica azione passiva che esercita nel pieno delle sue funzioni con una meravigliosa ed incredibile capacità in perpetuo)


 

 

 

 

 

Casata Colleoni

 

Don Erminio Salpapane

 

 

Curiosità:


All'interno della scatola, osservando alla luce di una torcia la faccia antistante il pulsante, è possibile scorgere uno stencil rappresentante tre dischi di colore nero di uguale dimensione, equidistanti e ravvicinati tra loro come fissati sui vertici alle estremità di un triangolo equilatero.


Non si è voluto menzionare ne una supposta attinenza col famoso condottiero Bartolomeo Colleoni noto più che altro come portatore di una fastidiosa patologia chiamata poliorchidismo;

ne una vicinanza geografica col paese di Trepalle in provincia di Livigno, noto per essere la parrocchia più alta e più fredda d'Italia (il 6 febbraio del 1956 si registrarono ben 45 gradi sotto zero e il parroco di allora, tale Don Erminio Girondi Salpapane, fu trovato il 10 febbraio dello stesso anno, solo 4 giorni dopo, congelato nel retro della canonica nell'atto di dare da mangiare alle galline.


Nota curiosa: il curato congelato fu ricoperto di acqua e gesso in polvere e dal suo calco, successivamente alla cremazione, ne fu ricavato una statua in bronzo che ancora oggi troneggia all'interno della fontana nell'unica piazza del paese.


I tre dischi neri sono invece un omaggio a chi del nulla ha fatto una professione: lo sfortunato eroe dei fumetti "Ratman" creato dalla penna di Leonardo Ortolani (un geologo nullafacente nato a Pisa il quale, nonostante due invalidanti e gravissimi handicap [le origini pisane e la laurea in geologia] è riuscito, contrariamente a tutte le aspettative, ad avere un certo spirito comico e creativo)

 


 

 

 

 

 

Presto disponibile nei migliori supermercati e negozi di gadget, la Nothing Box allieterà le vostre giornate con una interminabile produzione di nulla. 

 


Per informazioni e preacquisti scrivere a 

CSF0137 "Centro diffusione del nulla" sandauker@msn.com




Csf0137:
"... ormai da anni mia moglie sostiene che sono un eccellente e professionale
produttore di nulla. Produrre il nulla professionalmente però è una
attività stancante che richiede una mole enorme di lavoro e di
attenzione. Per questo ho creato la Nothing Box. La scatola produce
il nulla professionalmente al posto mio così io posso riposarmi."